SOSIA D’OMBRA

Abito

2002, installazione tessuto, vetroresina, legno, ombra.

Spesso il grumo di abitudini e di ripetizioni in cui viviamo non permette di accorgerci che il mondo nel quale siamo stati generati è un'immensa fucina di segni: ogni gesto, ogni evento, ogni cosa è un segno.

Interpretare e reinterpretare sempre e ogni volta daccapo i segni che popolano il nostro mondo è compito dell'arte che, se è veramente tale, è anche in grado di rivelarne continuamente l'inesauribile possibilità progettuale.Questa avventura della forma che diventa principio di comprensione sfida ogni sistema di informazione ed è più profonda di ogni esplicazione attraverso la parola essendo il punto dove si danno convegno intelletto e passione.

Avvicinandomi per la prima volta criticamente al lavoro di Sara Montani, che in questa mostra personale intitolata Sosia d'Ombra espone un notevole numero di opere, di diversa natura, ma riferibili a un'unica ricerca, mi ha fortemente impressionato la sua  energia progettuale. Si tratta della capacità di mettere in campo, attraverso gli esiti più compiuti del suo lavoro d'artista, la straordinaria possibilità di riconfigurazione dell'esperienza nel suo travaglio di diventare trasmissione culturale e comunicazione.

Cecilia De Carli